Vorrei incontrare uno sciamano che mi sapesse leggere il cuore,
che mi rivelasse le profondità dell’anima.
Vorrei interrogare le carte per sapere se le scelte daranno i loro frutti,
se la fatica fa parte della soddisfazione finale.
Vorrei una meditazione che mi conducesse a una visione chiara e nitida,
una visione illuminante sulla vita.
Vorrei un elisir sacro che mi svelasse il segreto per assaporare la felicità,
per succhiarne il dolce nettare.
Vorrei un mentore che mi ricordasse i miei talenti,
che mi spronasse a farne buon uso.
Tutto ciò è già avvenuto e avverrà ancora molte volte.
Ho incontrato maestri che mi hanno donato le chiavi per conoscermi,
per addentrarmi nelle profondità del mio cuore.
Ho interrogato le carte che, sapientemente, mi hanno suggerito che ogni scelta ha un senso,
il senso buono per me e che ho il potere di trasformare, se lo desidero.
Ho meditato e sono arrivate immagini chiare su momenti della mia vita,
immagini che mi hanno accompagnato nella mia evoluzione.
Elisir sacri non ne ho bevuti, ma la felicità l’ho assaporata,
il suo nettare è a disposizione ogni volta che me lo concedo.
I mentori li ho, li ho scelti con cura, sono il mio cerchio sacro,
mi sostengono con amore nell’espressione dei miei talenti.
Uno di loro è speciale, è al centro, è insostituibile,
sono io.