La scrittura come atto creativo immaginativo

Cercando la parola si trovano i pensieri.

Joseph Joubert

Scrivere è proprio quel processo creativo che dà forma ai pensieri, li organizza, li palesa nero su bianco. Se sono scritti, esistono, ne prendo atto e mi ci confronto.
La scrittura, però, non attinge solo alla mente, alla nostra parte razionale. La parola scritta è strettamente collegata anche alle nostre emozioni, ricercare le parole ci porta a metterci in contatto con le nostre esperienze emotive. Scrivendo le svisceriamo, le vediamo, ne diventiamo consapevoli e, quindi, ci troviamo nella condizione di poter mettere in atto un processo terapeutico di rielaborazione.
Con la scrittura possiamo parlare di noi, far emergere la nostra biografia, entrare in quella nostra parte più profonda, talvolta inconscia, e liberarci di quelle parole non dette o mai pensate. Lasciarle fluire, liberarle per poi riprenderle per entrarci in confidenza o lasciarle andare per sempre.
Scrivere è anche quell’atto creativo che attiva l’immaginazione. Far vivere nelle nostre pagine personaggi diversi da noi, lontani dal nostro modo di pensare, di agire e di sentire allarga il campo visivo, ci dà la possibilità di trovare nuove modalità di stare nella vita. Inventare storie che non ci appartengono, ma che desideriamo o storie che vorremmo tenere lontane da noi perché rappresentano le nostre paure attiva le nostre potenzialità immaginative direzionandole verso quel flusso emotivo che chiede di essere espresso.
Possiamo inventare favole popolate di mostri, quei mostri che tanto ci limitano nella quotidianità, o di principi e principesse che, dopo varie peripezie, si meritano il loro lieto fine, tutto dipende da ciò di cui abbiamo bisogno.
È incredibile quanto la scrittura possa spingerci dentro di noi, scavando e portando a galla e quanto possa aprirci al mondo degli altri, stimolarci e scrutare nuovi orizzonti, a rompere i nostri schemi mentali e a mandarci ovunque con l’immaginazione. Nella scrittura tutto è possibile, se ce lo permettiamo.
La scrittura è un atto intimo, silenzioso, che richiede un tempo e un ritmo lenti, ma può diventare anche uno strumento di condivisione molto potente. Ciò che scriviamo se condiviso ci fa sentire meno soli, l’ascolto dell’altro è una forma di accoglienza, il sentire che trova analogie con parti della nostra storia o che le nostre emozioni rievocano in lui emozioni analoghe ci sostiene nel nostro processo di vita.
Scrivere è anche vanità, è provare gusto nel sapere che altri leggono le tue parole, che si ritrovano in esse o che stimolano in loro nuovi pensieri o suscitano emozioni. Scrivere è trovare noi stessi e immaginare che possiamo volare là dove desideriamo.

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